Paradisi fiscali la verità. Società offshore, paradisi fiscali, conti anonimi: fantasia o realtà? Moltissime persone sono ancora sinceramente convinte che sia sufficiente trasferire la sede legale di una società italiana in una giurisdizione offshore, ed aprire un conto corrente “anonimo” in un paradiso fiscale, per scomparire magicamente dal fisco, e per smettere di pagare ogni tipo di imposta. Ma è realmente così?
Scopriamolo assieme. Effettuiamo il percorso che un utente tipo del web inizia quando cerca informazioni in ambito di conti correnti anonimi, società estere e società offshore. Provate a cercare in google→ una qualunque di quelle chiavi di ricerca, vi apparirà un mondo, nuovo, selvaggio, ammiccante, ma dietro cosa c’è? La risoluzione dei problemi dell’utente o guai ancora peggiori?
Analizziamo i risultati, vi sono miriadi di siti che promettono il paradiso fiscale a portata di clic: 200/300 € per aprire una società in Delaware, tutto on-line chiaramente! e pochissimi giorni per ricevere l’incorporazione, chiavi in mano…. Con pochi euro in più si ottengono i servizi opzionali, ovvero un conto bancario e un domicilio postale in Belize, comodo ed economico, giusto? Con pochi soldi hai garantita l’immunità fiscale e l’anonimato finanziario, perché non approfittarne? Troviamo anche siti internet di annunci vari che, nella stessa schermata, sponsorizzano le escort di lusso posizionati accanto alla «costituzione di società offshore alle Seychelles»: 500 euro tutto compreso: nome societario, certificato di incorporazione della compagnia, amministratore fiduciario, soci fiduciari, consegna postale di documenti, conto corrente anonimo a Saint Eustatius e consulenza gratuita.
PARADISI FISCALI E SOCIETA’ OFFSHORE: LE FAVOLE DEL WEB
Questi esempi sono solo alcuni fra i tanti che promettono servizi offshore e conti esteri via internet, in costante crescita, e che, complice la crisi economica epocale che stiamo vivendo (quantomeno dal 2008 in poi) attirano notevolmente gli imprenditori italiani, soprattutto quelli medi e piccoli.
Non vuoi pagare le tasse perchè sono troppe? C’è internet. Capitali all’estero? C’è internet, vuoi fare scomparire le tue proprietà perchè sei pieno di debiti? C’è internet.
Costituzione di società offshore e di conti correnti anonimi on-line per tutti i gusti. Siti di consulenza e pianificazione fiscale, siti-bacheca con annunci specifici, pagine internet che, con pochi clic, consentono (promettono….) di aprire conti anonimi e all’estero in pochi minuti e di costituire società offshore in 24 ore, pagando con carta di credito appena poche centinaia di euro.
Il nostro imprenditore medio, assaltato da un fisco divenuto irragionevole, dai suoi fornitori (posizionati come lui) che reclamano i loro crediti, dalle rate del mutuo, dalle bollette in scadenza….ha finalmente trovato la soluzione a tutti i suoi problemi. Rivolgersi ad un professionista serio e preparato in materia di diritto societario internazionale→? No, gli avvocati ed i commercialisti costano cari e vogliono solo approfittarsi di te. Effettuare un reale processo di internazionalizzazione→ e trasferire l’azienda all’estero? No, io resto a lavorare in Italia (mica posso perdere il cappuccino al bar sotto casa) e fatturo con ragione sociale estera, tanto sono anonimo. Aprire un conto corrente estero→ in una banca seria ed alla luce del sole? No, mi faccio il conto anonimo, io sono più furbo degli altri.
Queste le favole che un uso non critico ed intelligente di ciò che si trova in rete, in ambito di società offshore, possono fare credere, agli sprovveduti imprenditori desiderosi di avere risparmi fiscali illeciti.
PARADISI FISCALI. FALSE PROMESSE, PROBLEMI REALI: COME DISTINGUERE LA REALTÀ DALLE FAVOLE, IN AMBITO OFFSHORE
Ovviamente in rete si trovano anche siti di professionisti seri ed affidabili, però sulla serietà ed affidabilità dei siti è difficile orientarsi: un dato di fatto è che, complice la crisi economica e l’arretratezza del sistema produttivo-fiscale-burocratico italiano, l’interesse soprattutto delle piccole e medie imprese nei confronti del mondo offshore è in costante aumento. Ma cosa cercano realmente gli imprenditori ed i privati quando cliccano “paradisi fiscali” sul web? Praticamente il 90% delle richieste riguarda persone (sprovvedute ed impreparate, coloro che credono alle favole dei paradisi fiscali) che vogliono acquistare un “pacchetto” completo società offshore-conto anonimo-amministratore fittizio on-line, od una società offshore in tempo reale: persone ingenue che vogliono una soluzione ai loro problemi che, in quel modo, non esiste. Rimane il 10% delle richieste (da parte di imprenditori seri e preparati) che hanno come obiettivo quello di ottenere una consulenza in studio per la pianificazione internazionale vera e propria→, quali, fra le altre, la delocalizzazione della produzione o di un ramo dell’azienda o l’ottimizzazione del carico fiscale.
Il problema fondamentale che ha chi si affaccia al mondo offshore, è che crede di creare una società all’estero, in poco tempo e con pochi soldi, supportati dalle favole del web sui paradisi fiscali: una falsa convinzione, che sta aumentando a causa della pressione fiscale vissuta come vessatoria dalle aziende, ma che rischia, se mal gestita, di cagionare all’imprenditore molti più problemi rispetto a quelli da cui vuole sfuggire.
Quasi sempre, complice la mala informazione in ambito offshore, i clienti arrivano in studio dopo aver già consultato siti e offerte on-line ed esigono per poche centinaia di euro, di ottenere immediatamente una società offshore, senza rendersi conto che il costo iniziale è solo uno specchio per gli sprovveduti, infatti, a quelli che optano per la società offshore a “pacchetto“, inesorabilmente, dopo il primo anno, arrivano richieste di documenti o precisazioni da parte dello stato estero prescelto, che portano i 500-600 € iniziali a diventare 7-8 mila, molti di più di quelli che sarebbero stati spesi per una consulenza societaria completa.
Importantissimo poi è diffidare di tutti coloro che propongono soluzioni societarie estere e alternative fiscali palesemente illegali, ed a basso costo, celandosi dietro siti internet dietro cui la maggior parte delle volte si celano improvvisati millantatori. In una materia così delicata come quella del diritto societario internazionale, la professionalità e la trasparenza pagano sempre.
SOCIETA’ ESTERE: COME NON FARSI TRUFFARE
Chi è il cliente tipo dei servizi offshore che rischia di più di essere truffato? Non solo, come comunemente si pensa, grandi compagnie e multinazionali. Anche piccole società, professionisti, giovani imprenditori. Preferenzialmente sono medie aziende con l’obiettivo di internazionalizzarsi ma succede spesso che siano piccoli imprenditori o professionisti che decidano di utilizzare società offshore come slancio per il proprio business estero o per la tutela del proprio patrimonio→. La maggior parte di queste persone non hanno nessuna esperienza in materia di diritto societario internazionale oppure ne hanno un’idea edulcorata e falsa, nutrendo la falsa convinzione che al di fuori dell’Italia sia tutto lecito, anonimo e consentito. I finti “consulenti” che propongono soluzioni offshore a “pacchetto“, lo sanno molto bene, e se ne approfittano.
Spesso infatti le società che vendono servizi offshore offrono prodotti standardizzati senza preventivamente analizzare il cliente e le sue necessità, facendoli commettere errori ed illeciti che si riverbereranno sia in Italia che nella giurisdizione estera prescelta, consegnando praticamente i clienti alle autorità fiscali. Tipico il caso di coloro che vengono convinti a fare i finti residenti esteri, con conseguenze dannose inimmaginabili: se si possiede in Italia la casa, la moglie, i figli che vanno a scuola, i conti correnti, non si può certo dichiarare di essere residenti all’estero. Oppure di quelli che vengono convinti a lavorare in Italia fatturando dall’estero, e senza neppure effettuare gli obblighi di monitoraggio fiscale e del quadro RW, con la tanto decantata storiella della “libertà di stabilimento” o del “nomadismo digitale”.
Spesso accade poi che il cliente paghi pochi soldi per avere la sua società offshore ed in cambio riceve o un certificato di incorporazione falso, o, meglio ancora, nulla! Poi cosa fa? fa causa ad una società dei Caraibi perché gli ha dato dei soldi per costruire una struttura per evadere il fisco in Italia….??
Rivolgersi solo a professionisti iscritti negli albi professionali od a società identificate e di comprovata esperienza, se si vogliono evitare truffe in ambito offshore.
Anche il nostro Studio Internazionale, composto di avvocati e commercialisti regolarmente iscritti nei rispettivi albi professionali, eroga servizi di consulenza a distanza (e-mail, Skype o telefono), e possiamo gestire l’apertura di una società offshore e di conti bancari on-line, ma, come Studio di Avvocati, dobbiamo sempre effettuare un’attenta due diligence del cliente, ottenendo copie certificate dei documenti di identità e prove dell’indirizzo di residenza, come richiesto dalle leggi degli stati in cui costituiamo le società estere. Inoltre abbiamo sedi fisiche in cui siamo presenti personalmente, ed assicurazioni professionali, non siamo un indirizzo internet dietro il quale non si sa chi ci sia (spesso un soggetto improvvisato) e che, non conoscendo la materia, rischia di fare commettere illeciti fiscali e penali all’imprenditore che vuole entrare nel settore offshore per pochi soldi.
SOCIETÀ OFFSHORE: I COSTI
I costi, questa la domanda assillante che coloro che desiderano affacciarsi all’offshore convinti che si tratti di paradisi fiscali, si pongono, credendo che con massimo 500 € (ma sul web si propongono anche £ 59 per aprire una ltd…..) si possa avere tutto, e che sia tutto in regola, e legale.
Assurdità che ogni imprenditore serio ben comprende e conosce. I costi, di una operazione di internazionalizzazione, affidata ed un professionista iscritto in albi professionali, sono necessariamente molto più alti dei “pacchetti” truffa, ma alla portata comunque di un imprenditore realmente convinto di internazionalizzarsi: una piccola azienda che vuole internazionalizzare, ridurre l’imposizione fiscale e creare una struttura snella e di facile gestione, può spendere, indicativamente, qualche migliaio di € per iniziare un’attività on-line in un paese a bassa tassazione, nel totale rispetto rispetto delle leggi italiane. Se invece si desidera trasferire un’azienda produttiva ed inserirla in un contesto estero, ovviamente i costi sono superiori, ma ampiamente ripagati dal vantaggio fiscale e burocratico che, in quasi tutte le giurisdizioni estere, è sempre migliorativo rispetto all’Italia.
La presente Scheda ha scopi esclusivamente informativi, non impegna in alcun modo né la redazione online né lo Studio Legale Internazionale Bertaggia. Non prendere mai decisioni fiscali o giuridiche senza prima avere consultato un avvocato esperto nella materia.
Avvocato dal 1993, Cassazionista dal 2009. Collaboro con imprenditori e professionisti nella pianificazione fiscale e nella creazione di società estere. Mi occupo anche di penale internazionale ed italiano. Coadiuvo uno Studio con numerosi collaboratori professionisti, sia avvocati che commercialisti. Se hai una questione giuridica da risolvere, contattami, troverò le risposte legali adeguate.
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