CARTA CREDITO CLONATA
INFO LINE AVVOCATO PENALISTA REATI RICICLAGGIO:+393483610420
Carta credito clonata. nell’ambito di un ricorso proposto avverso la sentenza con cui la Corte d’appello aveva confermato la decisione del tribunale che aveva condannato un imputato per il reato indebito utilizzo di carta clonate in concorso con il reato di riciclaggio, la Corte di Cassazione (Cass. pen. Sez. II, Sent., (ud. 17-09-2020) 07-10-2020, n. 27885) – nell’accogliere la tesi difensiva, secondo cui erroneamente era stato ritenuto il concorso di reati, nella considerazione che il riciclaggio non poteva ritenersi configurabile in considerazione delle modalità della condotta di consumazione dell’altro reato – ha infatti affermato che, in concreto, che il reato di cui all’art. 493.ter c.p. può anche essere il reato presupposto del riciclaggio ed escluderne quindi la punibilità e che, in alcune situazioni, l’indebito utilizzo della carta non è strumentale alla sostituzione, al trasferimento o al reimpiego del profitto del reato presupposto quanto, piuttosto, è la modalità di commissione del reato presupposto stesso, l’azione con la quale l’autore consegue il profitto della condotta criminosa posta in essere, ne discende che in tali ipotesi, nelle quali il soggetto utilizzando indebitamente la carta di credito o di pagamento non “ripulisce” la somma ma la consegue, senza porre in essere ulteriori e distinte operazioni, la commissione del reato di cui all’art. 493.ter, c.p., esclude la sussistenza del riciclaggio.
Articolo a cura dell‘Avvocato Bertaggia di Ferrara.
CARTA CREDITO CLONATA: LA CASSAZIONE 07 OTTOBRE 2020
L’imputato era stato condannato per i reati di utilizzo indebito di carta di credito e riciclaggio. Ricorrendo in Cassazione, la difesa sosteneva invece che la qualificazione giuridica attribuita ai fatti era errata in quanto il reato di riciclaggio, considerato che al reo era contestato anche l’utilizzo indebito delle carte di credito clonate, non sarebbe configurabile, ciò anche in virtù della clausola di esclusione di cui all’art. 648 bis, comma 1, c.p.
La Cassazione, nell’accogliere la tesi difensiva, ha affermato il principio di cui sopra, in particolare rilevando che la condotta posta in essere dall’imputato non era strumentale alla commissione del reato di riciclaggio ma, piuttosto, ne costituiva il reato presupposto. I Supremi Giudici hanno rilevato che, in astratto, la commissione del reato di cui all’art. 55, comma 9, D.Lgs. n. 231/2007, ora art. 493 ter, c.p., non esclude la punibilità per il reato di riciclaggio.
La norma, infatti, prevede diverse condotte tra di loro autonome, così come le ipotesi di reato che ne derivano, che possono concorrere tra di loro, costituire reato presupposto del reato di ricettazione o di riciclaggio (così da ultimo cfr. Cass. pen. sez. II, n. 46652 del 18/09/2019, O., CED Cass. 277777) ovvero essere strumentali alla commissione del riciclaggio medesimo (Cass. pen. sez. II, n. 18965 del 21/04/2016, B. e altri, CED Cass. 266947; Cass. pen. sez. II, n. 47147 del 24/10/2013, T., CED Cass. 257821).
In concreto, però, considerata la condotta complessivamente ed effettivamente tenuta, il reato di cui all’art. 493.ter, c.p., può anche essere il reato presupposto del riciclaggio ed escluderne quindi la punibilità, come avvenuto nel caso di specie. Ed invero, ha osservato la S.C., nel caso di specie la condotta contestata al reo a titolo di riciclaggio era consistita nel ricevere e utilizzare nel proprio supermercato le carte di credito clonate al fine di prelevare gli importi di denaro.
In tal modo l’imputato, condannato anche per il reato associativo, proprio attraverso le transazioni fittizie, cioè con l’indebito uso delle carte clonate, aveva beneficiato dei proventi illeciti dallo stesso prodotti, per sé e per l’associazione. Condotta, questa, per la S.C. nella sostanza coincidente con quella oggetto della contestazione di cui all’art. 493 ter, c.p., per la quale il ricorrente è stato condannato e che, pertanto, non può in concreto costituire l’elemento materiale del diverso reato di riciclaggio.
Da qui, dunque, l’accoglimento del ricorso.
CARTA CREDITO CLONATA: LE CONCLUSIONI
Questo caso giuridico riguardante l’utilizzo indebito di carte di credito e il riciclaggio offre un interessante spunto di riflessione sull’interpretazione delle norme penali e la distinzione tra reati in materia di frode finanziaria. La decisione della Corte di Cassazione chiarisce come, in determinate circostanze, l’atto di utilizzare carte di credito clonate possa non soltanto configurarsi come reato autonomo ma anche influenzare la qualificazione di altri reati correlati, come il riciclaggio di denaro.
Se ti trovi in una situazione simile o hai dubbi riguardo a questioni legali connesse all’utilizzo di carte di credito o al riciclaggio, è essenziale consultare un avvocato penalista specializzato. L’assistenza legale tempestiva e competente è cruciale per navigare le complessità del diritto penale e per tutelare i propri diritti in modo efficace.
Non esitare a contattare lo Studio Legale Internazionale Bertaggia per una consulenza personalizzata e approfondimenti specifici sulla tua situazione. Potrai beneficiare dell’esperienza e della professionalità di esperti in reati finanziari e riciclaggio, garantendoti il miglior supporto legale possibile.
Per maggiori informazioni o per fissare un appuntamento, chiama il numero indicato o visita il sito web dello studio. Ricorda, la prevenzione e una corretta gestione legale possono fare la differenza nel proteggere te stesso e le tue risorse.
Per una visione d’insieme delle attività penali dello Studio puoi leggere questo articolo.
Siamo operativi anche per videoconsulenze, senza bisogno di spostarsi fisicamente per venire nei nostri uffici
Unisciti alla nostra community su YouTube per restare aggiornato sulle novità in materia giuridica, internazionale e molto altro!
Iscriviti a Studio Legale Internazionale Bertaggia
© Riproduzione riservata
NOTE OBBLIGATORIE per la citazione o riproduzione degli articoli e dei documenti pubblicati in www.avvocatobertaggia.com/blog
È consentito il solo link dal proprio sito alla pagina di www.avvocatobertaggia.com/blog che contiene l’articolo di interesse.
È vietato che l’intero articolo sia copiato in altro sito; anche in caso di pubblicazione di un estratto parziale è sempre obbligatoria l’indicazione della fonte e l’inserimento di un link diretto alla pagina di www.avvocatobertaggia.com/blog che contiene l’articolo.
Per la citazione in Libri, Riviste, Tesi di laurea, e ogni diversa pubblicazione, online o cartacea, di articoli (o estratti di articoli) pubblicati in www.avvocatobertaggia.com/blog è obbligatoria l’indicazione della fonte, nel modo che segue:
Autore. Studio Legale Internazionale Bertaggia – Titolo CARTA CREDITO CLONATA, in www.avvocatobertaggia.com/blog
La presente Scheda ha scopi esclusivamente informativi, non impegna in alcun modo né la redazione online né lo Studio Legale Internazionale Bertaggia. Non prendere mai decisioni fiscali o giuridiche senza prima avere consultato un avvocato esperto nella materia.
Articolo aggiornato al 07 Ottobre 2020